Negli ultimi anni il pickleball è diventato una vera e propria esperienza di viaggio, soprattutto negli USA, un po’ come succede con il padel in Europa. Sempre più giocatori scelgono la meta in base alla possibilità di allenarsi o partecipare a tornei o clinic, trasformando lo sport in un filo conduttore che collega culture e paesaggi diversi. Ricordiamo un gruppo di appassionati americani arrivati in Liguria per un tour con Pickleball Oasis (https://www.pickleballoasis.it/): la mattina in campo con un istruttore locale, il pomeriggio tra i vicoli e le botteghe, la sera a cena tutti insieme, scambiandosi consigli sulle racchette come fossero vecchi amici. All’estero, operatori come Beyond the Lens Tours (https://www.beyondthelenstours.com/pickleball-tours) organizzano itinerari in cui, dopo un set combattuto sotto il sole, ci si ritrova in una piazza storica a sorseggiare un caffè con i compagni di gioco. In Spagna, il Pickleball Vacation Spain (https://www.thedinkpickleball.com/pickleball-vacation-spain/) di The Dink combina partite al mattino e pomeriggi dedicati alla cucina locale, con la paella preparata direttamente sul bordo del campo.
Anche le strutture ricettive si sono adattate a questa nuova domanda. Pickleball in the Sun (https://www.pickleballinthesun.com/destinations) seleziona resort in località soleggiate con campi regolamentari, spesso in scenari panoramici che rendono ogni partita un ricordo fotografico. Pickleball Trips (https://pickleballtrips.com/), fondata dall’ex campione di pickleball Daniel Moore, crea viaggi sportivi completi: coaching personalizzato, alloggi curati, attività culturali. Durante un loro tour in Grecia, abbiamo assistito a una clinic in cui un ex giocatore professionista correggeva il dritto a un gruppo di principianti, mentre poco più in là, altri si allenavano al volo con il mare sullo sfondo. Per chi vuole scoprire nuovi campi in Italia, la pagina Campi in Italia (https://pickleball-milano.com/campi/) di pickleball-milano.com è una risorsa preziosa, sempre aggiornata.
Il fenomeno si estende anche alle crociere. Holland America Line, partner della Professional Pickleball Association americana, allestisce campi sul ponte e offre clinic gratuite a bordo. Celebrity Cruises ha introdotto il pickleball su nove navi, mentre Carnival e Princess Cruises hanno dedicato spazi attrezzati per partite informali o tornei interni. MSC Cruises ha installato campi su navi come MSC World Europa e MSC Euribia, e AmaWaterways ha persino portato un campo su una crociera fluviale, permettendo di giocare mentre la nave attraversa paesaggi storici.
Esistono anche crociere interamente dedicate a questo sport. Pickleball in Paradise offre programmi dove ogni giornata prevede sessioni di gioco e clinic con istruttori esperti, seguite da escursioni a terra. PickleballCruises.com (https://pickleballcruises.com/) organizza viaggi di gruppo con orari di gioco riservati e soste nei porti più pittoreschi, mentre Pickleball At Sea (https://www.pickleballatseagroupcruise.com/) unisce lezioni quotidiane e momenti conviviali. The Pickleball Cruise, guidata da un professionista certificato, arricchisce il programma con attività ricreative a tema che coinvolgono anche chi accompagna i giocatori.
In Italia uno dei primi operatori è Pickleball in Italy, che si appoggia ad operatori esteri per creare tour su misura (per italiani che vanno all’estero o stranieri che vengono in Italia).
Oggi il turismo pickleball non è più solo una vacanza con racchetta: è un’occasione per vivere esperienze intense, condividere momenti unici e tornare a casa con nuove amicizie, migliorando il proprio gioco grazie a clinic e tornei in scenari indimenticabili. Che sia una città d’arte italiana, una spiaggia spagnola o il ponte di una nave in navigazione, il piacere di giocare e scoprire il mondo un colpo alla volta resta il vero motore di questo fenomeno.
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